Occhio alla spesa
Ore 13.00, Raiuno. Programma di “difesa” dei consumatori. Un simpatico mix composto dal 90% di boiate e un misero 10% di informazione. La Top ten dei prezzi caldi e’ la cosa piu’ becera che ci sia in televisione(ok, De Filippi et simili esclusa). Non citano l’intervallo di tempo a cui e’ relativo l’incremento (tra +0.7% in una settimana o in un anno c’e’ una certa differenza), non dicono dove sono stati raccolti i prezzi (l’Italia e’ lunga…), le signore gallineggiano comunque sia che sia salito il pomodoro(che e’ fuori stagione), sia che siano scese le mele.
Il top si raggiunge poi quando uno degli ospiti dice qualcosa che a sua Maestà difensore della spesa Alessandro Di Pietro non va bene: censura. L’ospite viene zittito e non piu’ inquadrato, considerato, nominato. Da notare che spesso la verità sta dalla parte dell’ospite.
Combinazione:il programma e’ iniziato dopo l’esternazione di Berlusconi sui doveri della massaia di controllare la spesa.