Lucca Easter’s Trip

[Articolo sotto edit continuo, ovvero “lo scrivo a tocchi e correggo ciò che non mi piace”]

Tornato ieri da un viaggio “di svago” a Lucca, con gli amici. Definirlo vacanza è troppo, dalle vacanze si torna riposati. Qui, anche escludendo la mia Pasqua a letto con postumi di congestione (legata a un’ insalata, almeno fosse stato un quarto di bue…), di riposo se ne è potuto praticare ben poco. Condivido poco, ma, come dice mio padre “tan cò, tan zuchi”

Lucca è, come dire, piccola. A organizzarsi un minimo la si vede in un giorno: le mura misurano poco più di 1 chilometro di diametro, e in quel cerchio tutto è compreso. Ciò che mi è davvero piaciuto sta in un post a parte, e ha richiesto qualche insistenza per essere visitato (forse non era troppo “culturale”?).

Ha una vocazione turistica (porzioni piccole nei ristoranti, cartelli in più lingue per specificare che “il bagno è riservato ai clienti”, negozi di “specialità” che si trovano presso qualsiasi esselunga del varesotto), ma riesce comunque a evitare l’apparenza della plastica; notevole il fatto che i negozi riescano ancora a chiudere nelle festività comandate (Pasqua e S.Angelo), sintomo che il culto del turista non ha ancora raggiunto le più folli vette.

[Per ora basta così. Under construction]