canada, parte quattro

Già in chiusura le valigie, stasera si parte e finisce tutto. Oggi altra giornata tecnica.

Ieri sera esperienza penso unica nella mia vita: cena presso un “gentlemen’s club” stile londinese, un posto dove giacca e cravatta sono obbligatori (e fortunatamente se non li hai te li danno), dove i camerieri ti chiamano sir e ma’am e ci si può sentire come in un film. Presente tutto il consiglio d’amministrazione dell’azienda, caviale, champagne, salmone, una roba sboronissima… non per apparire per forza bastian contrario, ma tutto era un po eccessivo…

Cena con cucina francese, buona, e primi sintomi di ocnfusione linguistica tra italiano, inglese, francese.

Da una parte sono contento che finisca, non è il mio mondo, non credo in tutta una serie di cose che vengono affermate, in questo modo di vivere,

Dall’altra c’è il rimpianto per un’esperienza di conoscenza di un paese che finisce. Il Canada è davvero uno “state of mind”, qualcosa che colpisce dentro e abbacina, affascina.

Ci sentiamo domani, quando arrivo in Italia.