Another world
Pensavo fosse diverso, ma non così tanto.
Piccoli estratti, una visione globale la devo ancora avere, a caldo non riesco ancora a dare misure di quanto le cose siano migliori o peggiori. Diverse, al momento.
– In un’ora dal mio arrivo, avevo la linea telefonica. In tre il pc con mail e tutto.
– In un’ora dal mio arrivo l’agenda per il prossimo mese aveva l’aspetto di un simpatico atlante (poi l’allarme è rientrato; si sono sovrapposte diverse cose)
– Mai avuto una media così alta di articoli scientifici letti / giorno, neanche quando facevo la tesi.
– La sensazione di dire a una persona “fai questo” e vedere poco dopo i risultati soddisfa i più bassi e vergognosi istinti dell’uomo.
– Alzare il telefono e sentire qualcuno che parla inglese e che si aspetta che tu gli risponda immediatamente, come se fosse la cosa più normale.
– Dover aggiungere una stampante, ovvero chiamare il servizio tecnico e lasciare che loro (dall’Inghilterra) ravanino da remoto sul tuo pc con te che come un ciula guardi il puntatore che si muove.