gomorra
Gomorra è un libro pesante. Ma di una pesantezza necessaria, essenziale. è un mattone che ferma un punto, che per la prima volta disegna gli smisurati confini della camorra, facendo vedere come tutta la società ne sia completamente impregnata e come lecito e illecito siano categorie oramai sorpassate. Così come accanto a uomini e donne ci sono mille sfumature di sesso, Gomorra tratteggia una società dove la camorra è padrona delle attività illegali e legali, dello spaccio e della produzione dell’alta moda, del racket e della vendita di merci di largo consumo, dell’importazione dei beni e della sparizione dei rifiuti, dove in sintesi tra legale e illegale ci sono mille sfumature date dalla provenienza dei fondi, dalla correttezza delle operazioni, dalle mission aziendali. Una piovra tentacolare, eppure per me forse stupidamente impensata. I dati di Saviano sono una rivelazione dolorosa, sufficienti ad ammettere la sconfitta dello stato da parte di un sistema che lo ha saputo battere su tutti i fronti, dall’imprenditoria al sociale. Lettura necessaria, soffocante, ma che lascia davvero qualcosa nella mente e nel cuore.
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