Pasqua a Ravenna

Weekend lungo (sabato, domenica e lunedì) a Ravenna con un po’ di amici.

Dormito presso un’ Ostello che di ostello aveva solo il nome, ricavato in un antico palazzo, camere carine e pulite, bagno in camera.

Al di là delle bellezze (Ravenna è la città dei mosaici, e si vede), fondamentalmente abbiamo magnato come maiali.

Un po’ di posti da ricordare:

– Caffè Grand’Italia in piazza del Popolo, dove tutto, dal bicchiere d’acqua al piatto di insalata e vino, costa sempre 7 euro.

– Ristorante Il melarancio, ci abbiam fatto il pranzo di pasqua: 3 antipasti (smezzati) un primo, formaggio, dolce, acqua, vino e caffè 35 euro. Particolarmente godurioso il baccalà mantecato, servito su un rostino di patate con paccheri (pasta napoletana, tipo dei grossi maccheroni) con pomodorini e capperi. Molto divertenti sempre tra gli antipasti i piccoli fritti (pezzi di fungo, pollo, manzo, ananas, pomodoro) da intingere in una salsa di prosecco e formaggio.

– Osterià Ca’ de Ven: posto caratteristico che più caratteristico non si può, la tipica autentica osteria emiliana, dove da un momento all’altro ti apsetti che qualcuno prenda la chitarra e canti una canzone di Guccini. Piadine, crescioni e vino rosso come se piovesse. Anche ottimi primi.

E’ proprio vero che noi italiani pensiamo solo a mangiare 🙂