Divided Kingdom
di Rupert Thompson, Isbn Edizioni, 350 pag. circa
La prima fondamentale nota: dal test sono uscito come flemmatico. Almeno ultimamente ci sta.
Il Testo prende ispirazione sicuramente da 1984 e dal Nuovo Mondo e narra di un Inghilterra divisa e trasformata in quattro separate nazioni, ognuna abitata da individui di un preciso carattere, spesso deportati dalle altre regioni per essere li.
In questo ambiente opprimente si narra la storia del protagonista, che assume moltinomi nella storia, e del suo viaggio reale e spirituale attraverso i vari stati (mai come in questo caso è corretta l’ambivalenza di stati, nel senso di stati geografici e stati mentali).
Scritto bene, si perde secondo me in alcuni passaggi troppo onirici, dove si fa fatica a tenere il filo e a individuare il senso di quello che l’autore vuole dire.
Una serie di spunti e idee interessanti, ma un po’ sprecati a fronte di uno storytelling un po’ piatto e poco intrigante.