dedioste’s

Your daily dose of dedioste. Since 2004

Waking Mars

Complice un’indesiderata influenza, ho finalmente avuto modo di finire Waking Mars sul mio fido Nexus 7.

Compreso nell’ultimo Humble Bundle per Android, è stato uno dei titoli che mi ha ispirato di più leggendone le caratteristiche, in quanto sembrava un mix molto interessante di generi tra l’esplorazione/azione alla Metroid/Castlevania e i puzzle game.

Il gioco fa vivere la vicenda di un’esploratore che fa parte di un team di scienziati che è arrivato su Marte. Iniziate con una semplice missione di speleologia, per recuperare le tracce di un robot esploratore che si è perso, ma more topico le cose prendono abbastanza presto una piega inattesa.

Scendendo nelle caverne di Marte, con l’ausilio solo della nostra tuta, di un jetpack e null’altro, si scopre che “c’è la vita dentro”, o meglio, ci sono dei resti di una antica colonizzazione da parte di quelle che sulla terra chiameremmo piante. Interagendo con queste piante, raccogliendone i semi, scoprendone le proprietà, prendendocene cura, piantandole o eliminandole riusciamo a interagire con gli ambienti e ad avanzare verso il profondo della caverna, dove la storia inizia a ingranare (e qui mi fermo, onde evitare spoiler).

A guidarci e a interagire con noi saranno il nostro campo base (quando la radio prende…) e soprattutto il software della tuta, verbosissimo, che però è fondamentale per raccogliere e organizzare tutte le informazioni sulla vegetazione marziana, che ci renderanno novelli Linneo.

Se nella prima parte del gioco è la parte esplorativa che ha il sopravvento, con anche qualche passaggio che richiede un buon tempismo, nella seconda parte è questa specie di “Sim Garden” che prende il sopravvento, costringendoci a valutare bene quali piante coltivare e dove piantarle per avere il risultato voluto.

Il gioco è realizzato bene, a livello grafico è molto piacevole; il sistema di comando è touch, si tocca in una direzione e ci si sposta verso quella. Non è il sistema migliore, sia per come è realizzato, sia per il tipo di gioco, e spesso potrà portare a qualche errore di troppo. Comunque da questo punto di vista il gioco è molto amico dell’utente e lascia molto correre, e avanzando nel gioco un potenziamento permette di migliorare molto la situazione.

Come vedete, ci son volute 8 ore per finirlo al 100% (anzi, al 105% 🙂 ) e devo dire che per un gioco su un tablet è una deviazione molto piacevole dai vari giochini di parole/musica molto casual. Acquisto (e gioco) consigliato