Ario: La trans siberiana
Quinto episodio della serie di uscite mensili della storia di Ario.
Il testo era pronto da un po’, ma me lo ero dimenticato nelle bozze.
Meriterebbe oramai quasi un hastag dedicato.
Voglio spoilerare poco, ma siamo a un punto nodale della storia: c’è un omicidio e soprattutto i personaggi oltre ad Ario iniziano a svilupparsi e a mostrare più complessità.
Tu non sai sorridere, vero?» Pamela lo fissa, poi inarca le labbra. «Cristo, pare una scena tagliata da Terminator.
Unita ai soliti passaggi di virtuosismo di Niebbo, la storia inizia a diventare appassionante.
«E allora perché minchia la mangi?» «Perché sono un maschio in età riproduttiva e/o combattiva. Il punto non è nutrirsi, è fare penitenza. Anestetizzarsi. Altrimenti ci svegliamo e facciamo un casino. Buona parte degli uomini attorno ai trent’anni inizia a stare male perché la Natura li vorrebbe morti sui campi di battaglia, oppure con dieci figli a coltivare ettari di terra. Invece stiamo in venti metri quadri col water in leasing a prendere ordini da blatte umane. Meglio mangiare tranquillanti zuccherosi che scatenare un’insurrezione, ti pare?»
Rimane sempre valido quanto detto per il primo episodio: il più bel soggetto di serie TV possibile, se non calpestasse con i tacchi tutte le regole non scritte delle serie moderne (o forse proprio per quello?)